mercoledì 29 marzo 2017

Italia. Corea del Nord. Mondo. 2017.

Per quanti problemi e difetti il nostro amato/odiato Bel Paese possa avere, non ho dubbi sul fatto che possiamo, anzi dobbiamo ritenerci fortunati.
La mattina ci alziamo e possiamo incontrare il nostro vicino di casa, scambiarci due pareri e confrontare le rispettive visioni del mondo.
Chiunque può criticare chi governa il nostro Stato, dando un parere positivo o negativo senza il rischio di venire preso a mazzate o di essere vittima di attentati da parte di forze governative.
Dalla quiete democratica del mio paesino vivo quindi sempre con notevole stupore le notizie che arrivano dalla Corea del Nord, uno Stato oppresso dalla dittatura di Kim Jong-un.
Un despota che si è reso protagonista di varie crudeltà contro chiunque non la pensasse come lui o fosse comunque anche solamente sospettato di essere un "nemico".

Sono tanti gli articoli sulla Nord-Corea che raccontano di violenze perpetuate anche all'interno della vita civile, con un approccio ed un controllo militare che mira alla purezza della razza ed alla venerazione per il supremo dittatore.
Un lavaggio del cervello che viene effettuato ai sudditi sin da quando sono bambini (http://www.laogai.it/onu-corea-del-nord-lavaggio-del-cervello-ai-bambini-eta-scolare), che talvolta vengono utilizzati anche come schiavi per lavori duri.

E' fuori da ogni ragionevole dubbio che per i cittadini nord-coreani repressi dal regime la vita all'interno della madrepatria sia qualcosa di frustrante e di duro da sopportare.
Una testimonianza video che in questo senso ha colpito moltissime persone e che è diventata virale è quella di Yeonmi Park, una ragazzina nord-coreana fuggita dalla Nord Corea che nel 2014, a Dublino, ha raccontato la sua esperienza e cosa vuol dire vivere davvero sotto il regime di Kim Jong-un.
Non c'è molto da commentare, ma solo da vedere e da ascoltare: